Tali suoni possono essere di vario tipo, preferibilmente rumori composti da tante tonalità insieme (rumore bianco) ma talvolta può essere utile l’utilizzazione dei suoni “centrati” su alcune frequenze, o suoni modulati oppure ancora suoni frattali tipo “zen”. I dispositivi che permettono questo tipo di stimolazione, i cosiddetti “generatori di suono” sono diversi e vanno scelti caso per caso. Per maggiori dettagli cliccare su “la TRT”.
Per ottenere la desensibilizzazione sono state suggerite talvolta anche altre modalità di stimolazione acustica, come quella denominata “a contrasto di fase ” o nuove piattaforme di stimolazione acustica come la“neuromodulazione acustica condizionata (CAN)” o stimolazioni non acustiche come quella “neuromagnetica transcranica”. Di tali tipi di stimolazione acustica non tradizionale o della stimolazione neuromagnetica, stiamo valutando costi e benefici ma per ora il classico protocollo TRT appare il più efficace ed economico e il meno difficoltoso.
È spesso utile associare alla terapia del suono "terapie d’appoggio" prevalentemente costituite da esercizi di rilassamento-decontrazione o tecniche di acquisizione strumentale dell’autocontrollo di alcune funzioni muscolari, mediante biofeedback.
Prepariamoci pertanto ad un sereno lavoro che potrà durare qualche mese o forse un anno, lavoro che, per fortuna, potremo condurre nelle nostre normali condizioni e luoghi di vita, opportunamente guidati, dopo un Counselling specialistico e sotto la guida del medico audiologo.
Un supporto farmacologico è talvolta possibile e sarà indicato dal medico, caso per caso.
Alcuni farmaci antiossidanti e citoprotettivi hanno mostrato una qualche utilità terapeutica, ma l’azione maggiore è ipotizzabile con un uso topico, cioè locale, di tali sostanze. Le vie di accesso all’orecchio interno senza provocare danni alle strutture attraversate, sono però ancora difficili da realizzare.
Stiamo verificando l’efficacia di farmaci introdotti mediante infiltrazione con ago sottilissimo nella cassa timpanica, da cui vengono assorbiti verso l’orecchio interno. Questa metodica è già in uso per il trattamento di emergenza delle sordità improvvise e potrebbe riservare per il futuro interessanti implicazioni anche per gli acufeni.
Per tutte le informazioni relative al protocollo diagnostico-terapeutico impiegato all’interno del Centro Acufeni rimando l’utente alle altre finestre del nostro sito web alle voci “Centro Acufeni” e “TRT”.
Nella speranza di essere risultato comprensibile e propositivo vi auguro di recuperare presto la serenità necessaria al buon esito del percorso che molti di voi dovranno intraprendere.
Testo a cura del Prof. Giancarlo Cianfrone, Presidente A.I.R.S.